Visita lampo: Masseria del duca Caracciolo di Martina

Domenica pomeriggio, mentre io sono intento a capire che direzione prendere, la mia ragazza mi segnala di fare una sosta nei pressi di una grande masseria, che io non avevo proprio visto. Cado un attimo dalle nuvole, mi rendo conto di essere passato varie volte di la e di aver gia visto quella imponente costruzione abbandonata, percorrendo la superstrada che è a pochi metri da noi.

Parcheggiamo la moto ed entriamo nel perimetro, la strada d’ingresso non esiste piu, forse per evitare che entrino gli automezzi. La struttura è veramente grande, la facciata è particolarmente rifinita per essere una comune masseria, anche se ormai semiricoperta d’edera.

Entriamo nella corte e sembra di essere sul set di un film fantasy, ci affacciamo da una porta in una grande sala del pianterreno e mi accorgo che la volta a botte è finemente decorata con stucchi. Ma come mai?

Scattiamo qualche foto e poi ripartiamo. La sera cerco qualche informazione su internet, scopro il nome della masseria e mi imbatto in questo interessante articolo di Fame di Sud, che da un senso a tutto e che consiglio vivamente di leggere.

Per la cronaca la masseria si trova in contrada S. Basilio di Mottola, a pochi metri dalla SS100. Noi eravamo diretti a Palagianello e stavamo percorrendo la vecchia strada da Gioia del Colle. Un itinerario peraltro estremamente piacevole, privo di traffico e (con mio sommo stupore) con asfalto in buone condizioni, dal momento che molte stradine fra le campagne sono state ben sistemate dal comune di Castellaneta. Nel centro di Palagianello, dove una volta sorgeva la vecchia stazione ferroviaria, è esposta una locomotiva Breda dei primi del ‘900, e parte del vecchio tracciato ferroviario, ponti compresi, è stato riconvertito in percorso ciclopedonale, fino ad poco oltre Castellaneta. Vale la pena fermarsi qui e fare una passeggiata a piedi, per ammirare dall’alto le gravine che incidono questa terra.