Fossa Cupa e Madonna del Sasso: i Pirenei del sud Italia!

Nel cuore dell’ appennino Lucano, non lontano da Potenza, c’è una stradina dispersa fra le montagne. Ho avuto la fortuna puramente casuale di scoprirla qualche tempo fa in bicicletta ed ho atteso con trepidazione di poterci ritornare in moto per potervene parlare.

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La strada in questione collega il valico Sellata con il piccolo comune di Sasso di Castalda. Zone selvagge e isolate, dove grazie a questo sottile lembo di asfalto possiamo addentrarci e godere delle meraviglie che la natura ha creato. Si procede per diversi chilometri all’interno di una fitta e rigogliosa faggeta in località Fossa Cupa, in un vero e proprio tunnel fra le fronde, che ogni tanto si dirada lasciando spazio ad ampie aree aperte. Un piccolo ruscello segue il percorso qualche metro piu in basso, col le sue numerose sorgenti che a volte invadono la carreggiata.

Ad un certo punto, di colpo, si esce dal bosco. E’ impossibile trattenere lo stupore di fronte al panorama che si apre alla vista da quassù: siamo a 1375m di altezza, in località Madonna del Sasso, una spettacolare terrazza da dove ammirare un’area enorme, Cilento, Pollino occidentale, Appennino Lucano. Tutt’intorno cime erbose e arrotondate che scendono per centinaia di metri, come ho scritto nel titolo non sembra di stare sull’ Appennino Meridionale, semmai sui Pirenei. La lunga discesa da gustare adagio termina presso l’ eremo di S. Michele, dove c’è una fonte freschissima dove potersi fermare. Pochi metri piu in là troviamo il meraviglioso bosco della Costara, un posto fiabesco dove è possibile fare bellissime passeggiate e fermarsi a mangiare qualcosa all’aperto, in un’area picnic molto ben tenuta e attrezzata (che mai avrei immaginato di trovare in un luogo cosi solitario!).

Pochi chilometri ancora in discesa e si giunge a Sasso di Castalda, una piccola perla del sud: borgo piccolo ma perfettamente conservato, “vivo” grazie alla valorizzazione intelligente del suo stupendo territorio. Di recentissima apertura il ponte tibetano (“Ponte Alla Luna“) che collega la sommità dell’abitato con le montagne intorno, attrattiva che sta richiamando una gran quantità di turisti.

Per finire…qualche piccolo consiglio personale:

-La strada, specialmente fino al valico di Fossa Cupa, è molto rovinata, può essere fangosa ed a tratti allagata. Io l’ho fatta con la mia vecchia Bandit 600 senza alcun problema, ma sconsiglio di farla con moto sportive (quantomeno per non rovinare cerchi e carenatura). Ovviamente la si apprezza in maggiore relax con una enduro.

-Per avere la miglior visione del panorama possibile è consigliabile percorrerla nel senso descritto da me, imboccandola dalla Sellata ed uscendo a Sasso di Castalda. Tanto poi potrete scendere sino a Brienza e rientrare divertendovi sulla SS95!

-Le stagioni migliori sono la tarda primavera e l’autunno. Evitare di avventurarsi in inverno (la trovate sicuramente bloccata dalla neve) o durante periodi molto piovosi (vista l’acqua che c’era sulla strada a fine Maggio…)

Ho raccolto qua e là qualche link utile a quanti volessero visitare la zona…in modo da rendere ancora piu gustosa la giornata 🙂

Detto questo godetevi le foto, il video e, se vi capiterà di andarci, fatemi sapere cosa ne pensate!  😎