I tornanti di Corigliano Calabro

Luglio. Qui fuori casa, nel bel mezzo dell’altopiano delle Murge ci sono 42 gradi, il mare è distante un bel po ed è sabato. Ho deciso, carichiamo il minimo indispensabile e andiamocene il weekend in Sila, qui non si respira.

Si soffre parecchio per i primi 170 chilometri a livello del mare o poco piu, le soste per rifiatare sono una necessità e anche il vecchio quattro cilindri ad aria ed olio, sebbene continui a borbottare sereno investendo le mie gambe di aria bollente, sembra gradire molto le pause.

Siamo fermi ad una pasticceria a Corigliano Calabro (CS), dove ormai sono ospite frequente, mentre sorseggio il mio caffè ghiacciato sto pensando che con l’estate appena iniziata dovrò scrivere qualcosina sulla strada che mi accingo ad affrontare, che da questa bella cittadina dell’ Alto Ionio sale verso la Sila: si tratta della SP187, che sale dal mare fin quasi a 1100 metri pressi la riserva statale di Trenta Coste, congiungendosi poi sulla Statale 660 nel cuore dell’ altopiano: detto fatto! Se capitate in questa zona per le vacanze (ed avete avuto la pazienza di leggere sin qui) non potete perdervela.

Guardandola sulla mappa sembra una comune strada di montagna, belle curve immerse nel bosco, asfalto abbastanza buono, poco traffico, ottima per sfuggire alla canicola estiva rifugiandosi nella sterminata pineta silana. In realtà la sua bellezza risiede nella lunga serie di stretti tornanti che si arrampicano, ripidi, sul costone appena usciti da Corigliano. O la si ama o la si odia, questa strada mette a dura prova fior di ciclistiche e di motori, chiamando in causa la prima o al massimo la seconda marcia, in un estenuante pif-paf che è anche una bella palestra per migliorare le proprie abilità di guida. Il vero vantaggio è che fra un tornante e l’altro potete fermarvi a rifiatare e godere di un panorama da togliere il fiato…

Potete trovare la mappa ->QUI<-