Moto…Ciclisti?

La strada è quellla terra di nessuno in cui ogni categoria ha un motivo per odiare le altre: automobilisti che non sopportano camionisti, motociclisti, ciclisti. Motociclisti che non sopportano ciclisti, automobilisti, camionisti, e cosi via fino ad esaurire le N² combinazioni di odio.

Tra tutte le possibili vorrei tirare fuori quella fra motociclisti e ciclisti: i primi hanno sempre odiato i secondi perchè se li trovano tutti belli compatti dietro la curva, mentre salgono a 2 all’ora parlando fra loro (ammesso che abbiano il fiato per farlo, ma questa è un’altra storia). Per contro questi ultimi hanno sempre odiato i primi perchè usualmente gli fanno “il pelo” e non mancano di provocare diversi infarti quando gli sfrecciano a fianco con lo scarico aperto, sbucando fuori dal nulla.

Negli ultimi tempi mi pare di percepire che questa atavica rivalità si stia via via acuendo. L’ aumento spropositato dei ciclisti (sebbene sarebbe piu appropriato dire “delle persone in bici”), la comprensibile rabbia dei motociclisti che non possono uscire sfociano sempre più frequentemente in atteggiamenti ostili degli uni contro gli altri.

Chi legge questo blog da un pò, oppure semplicemente mi conosce un minimo, sa che mi trovo da entrambe le parti dello schieramento: infatti oltre alla moto, pedalo da moltissimi anni, anzi a dirla tutta vado certamente più in bicicletta di quanto non vada in moto. “Parere poco obiettivo il tuo!” direte.

stesso posto, stessa foto, motori diversi

In realtà l’idea che mi sono fatto in questi anni è molto semplice. Alla guida, quale che sia il veicolo, ci sono sempre le stesse persone. Nell’arco della stessa giornata posso diventare l’automobilista che va al lavoro, il camionista che fa le consegne, il ciclista che si allena e il motociclista che va a farsi una birra in riva al mare.

In particolare, se penso a ciclisti e motociclisti, vedo delle persone su due ruote, il più delle volte per piacere, che vanno alla ricerca delle stesse cose: una strada di montagna lontano dal traffico, dove lasciar andare via i pensieri e godersi il mondo. Una bella serie di curve, arrivare in cima ad una montagna, levarsi il casco e sedersi su una pietra. Fare un giro insieme agli amici, ridere e scherzare.

Poi ci sono i rischi, gli stessi sia che si cavalchi una moto che una bici: il brecciolino, quello che ti taglia la strada, la buca. A differenza degli altri utenti della strada sai quanto brucia l’asfalto.

beh la fatica, quella no, non è minimamente paragonabile.

Ed allora, invece che stare a farsi i dispetti come i bambini, perchè non far fronte comune nel rivendicare i nostri diritti e la nostra identità? A pensarci bene, sarà mica un caso se parole come Biker e Rider indicano indifferente un motociclista, un ciclista, o chiunque altro sia sopra un mezzo a due ruote?

Chissà se la prossima volta che saluterò un ciclista facendo la V con le dita, capirà.

un gesto che esiste solo fra motociclisti