A spasso tra i laghi della Sila…

Per inaugurare questo blog, voglio proporre uno degli itinerari a me piu cari per vari motivi. 

Si snoda all’interno del piu vasto altopiano d’Europa, la Sila, che come penso molti sanno rappresenta la zona centrale della Calabria. In particolare, partendo da San Giovanni in Fiore (il centro piu grosso della zona, e anche il piu facilmente raggiungibile) ci si muove rigorosamente su tortuose strade di montagna, per toccare i tre laghi principali dell’altopiano (Cecita, Arvo e Ampollino nell’ordine) senza dimenticare il passaggio-sosta a circa 2000mt di altitudine rappresentato da monte Botte Donato, cima piu alta.


Visualizzazione ingrandita della mappa
Lunghezza: 141km 

Punti di rifornimento: San Giovanni in Fiore, Camigliatello, Lorica, Quaresima, Bivio di Taverna.

Punti di ristoro: numerose trattorie, bar, agriturismo e paninari dove gustare pane e salsiccia lungo il percorso.

Verso il valico di Pettinascura

Dall’uscita San Giovanni in Fiore nord proseguiamo sulla SS107 in direzione Cosenza per 2 chilometri circa, fino al bivio, dopo una piccola galleria, per loc. Germano. Tranquilli, non vedremo piu un briciolo di superstrada :D.

La strada (in alcuni tratti riasfaltata quest’anno) prosegue, pianeggiante, alternando tratti immersa nel bosco di pini e castagni a tratti panoramici che si affacciano verso sud-est. Oltrepassiamo il villaggio Germano e iniziamo la salita verso il valico di pettinascura, seguendo le indicazioni per Bocchigliero-Longobucco. Il bosco ben presto si infittisce e la strada sembra correre come in una lunga galleria naturale, fatta dai rami degli alberi.

Non è poi cosi raro imbattersi, in animali selvatici che attraversano la strada, specie durante il tardo pomeriggio…per cui, occhio :)Oltrepassato il valico scendiamo fino ad incontrare la Statale 282
che seguiremo fino al primo lago, il Cecita.

Il lago Cecita

La strada, in direzione Camigliatello, ora costeggia (e attraversa) il lago Cecita per un lungo tratto, passando per alcuni

insediamenti, tra i quali è doveroso citare il centro di accoglienza turistica del Cupone, dal quale partono numerosi sentieri escursionistici (non percorribili con mezzi a motore! in realtà in tutta la Sila esiste una rete di percorsi escursionistici mappati e

segnalati, sono molto belli ma per non andare offtopic evito di parlarne qui) e dove è presente una vasta area per pranzare e pernotare in tenda in riva al lago. Comunque, per chi volesse approfondire vi rimando al sito ufficiale.

La strada delle Vette

Anche se ho chiamato quest’articolo “a spasso tra i laghi”, cio non toglie che uno dei tratti piu belli sarà rappresentato dalla strada che da Camigliatello Silano sale in alta quota, per poi ridiscendere nei pressi di Lorica dopo essere passata per le vette di Monte Scuro, Monte Curcio, e Monte Botte Donato, a 1928m sul livello del mare.

Questo tratto è composto da una piccola parte della vecchia statale 107 (ormai soppiantata dalla superstrada) e che a mio avviso è, a livello di guida, una delle piu belle strade della Sila grande. Non a caso ci corrono un rally….

Comunque, lasciamo la statale all’altezza del valico di monte Scuro, dove a sinistra dopo la madonnina troviamo il bivio che porta l’indicazione “strada delle vette”. Conviene fermarsi ad ammirare il panorama che si gode dalla stradina a destra, poche centinaia di metri prima del bivio, e che potete ammirare qui a fianco.

Proseguendo la strada si snoda fra il bosco e i prati, toccando gli impianti di risalita di Monte Curcio (Cabinovia) e Botte Donato (Cestovia), dove peraltro ci sono anche due rifugi aperti tutto l’anno.

Dalla cima di Botte Donato, durante le belle giornate, è possibile spaziare con lo sguardo dalla Sicilia, alle isole Eolie, fino ai monti del Pollino a nord. Purtroppo, non ho foto che rendono giustizia, quindi non ne metto!

Il lago Arvo

Da qui la strada scende, stretta e ripida, fino a incrociare la SS108 nei pressi di Lorica, abitato che sorge

sulle rive del secondo lago che incontriamo, il lago Arvo. Solitamente arrivato a

questo punto, io mi fermo sempre a prendere un ottimo panino con salsiccia in qualche bottega o da uno dei tanti paninari che si incontrano, coi loro furgoni, lungo la strada. Anche perche, il successivo tratto, fino alla fine dell’itinerario, si fa veramente interessante a livello di guida.

La SS108 scorre in prossimita del lago, quasi circumnavigandolo, e con una serie interminabile di curve (come se finora non ce ne fossero state…) gira attorno al massiccio del monte Nero, portandosi al confine tra Sila Grande e Sila Piccola, sulle sponde del terzo e ultimo lago che tocchiamo, il lago Ampollino. Delirio puro per gli amanti delle curve, la foto sotto penso sia esplicativa 😀

Il lago Ampollino

Superiamo il bivio di bocca di piazza in direzione Trepidò, località famosa soprattutto sia in estate che in inverno per la presenza della pista di Bob e del palaghiaccio, aperti tutto l’anno. Fra l’altro, non puo mancare la foto di rito sul piccolo nastro d’asfalto che sembra buttarsi nel lago, poco prima del bivio dell’abitato.

Proseguendo in direzione San Giovanni in Fiore, si costeggia il lago e la Diga (avevo dimenticato di dire che i laghi sono tutti e tre bacini idroelettrici, che servono le numerose centrali sparse per il territorio, le quali hanno un potere produttivo superiore alle esigenze della regione) la strada inizia a scendere con una serie serrata di curve e tornanti, fino al ponte sul fiume Arvo (si, quello che proviene dal lago precedentemente incontrato) che è anche porta d’ingresso per San Giovanni in Fiore, dove si conclude l’itinerario.

Quasi dimenticavo, del grosso centro silano non ho parlato proprio. Il paese è nato intorno al 1200 intorno all’abbazia fatta edificare dal Beato Gioacchino da Fiore, che ne rappresenta ancor oggi il cuore del centro storico. Vale assolutamente la pena fermarsi a visitare, oltre all’abbazia di cui ho appena detto, il museo demologico comunale.